Vi devo assolutamente raccontare quello che mi è successo oggi, ancora non ci credo. E' tutto reale, nulla di inventato.
Eccoci a Via Del Corso. Finalmente dopo aver passato due giorni a correre da una parte all’altra di Roma, abbiamo un po’ di tempo libero.
Io e le mie amiche gironzoliamo finchè non entriamo all’Energie perché io dovevo comprare l’orologio di Marco (il Nixon per intenderci).
Entriamo e comincio a cercare e li trovo sul bancone della cassa. Chiedo gentilmente alla commessa di farmelo provare blu scuro e alla fine scelgo quello, pago e mentre la commessa sta mettendo nella scatola l’orologio arriva un suo collega che rivolto a lei dice –quell’orologio Marco Mengoni lo ha comprato pure bianco l’altro giorno!- a quel punto io mi sono illuminata.
Marco Mengoni ha comprato l’orologio dove l’ho comprato io? Non ci credo.
Il commesso intanto, essendosi accorto della mia espressione mi chiede –ho detto qualcosa che ti interessa?- cavolo, certo che mi interessa ma in quel momento non ero in grado di rispondere così l’ho fa fatto una delle mie amiche al posto mio –si, hai detto Marco Mengoni!-
In quel preciso istante squilla il telefono del negozio e indovinate chi era al telefono? Sì, proprio lui.. Marco! Ha ordinato un nuovo orologio, lo andrà a ritirare giovedì.
In quel momento io non capivo più nulla, ero immobile ma soprattutto invidiavo la commessa avrei voluto farmelo passare ma avevo paura di non reggere il comlo così ho evitato. Naturalmente le mie amiche intanto dicevano –dai, fattelo passare cretina! Non lo trovi mica tutti i giorni al telefono Mengoni!- ma io nulla, non ero capace di intendere e di volere. Mi limitavo ad ascoltare in silenzio.
La commessa chiude e mi guarda in faccia. Si mettere a ridere e lo faccio pure io, a quel punto mentre stavo per uscire (ancora completamente scossa dall’accaduto) la mia amica mi fa –chiedigli se ti fa fare un autografo e poi te lo spedisce!- ma io non riesco a parlare, tremo e basta.
Allora la commessa prende un foglio e mi porge una penna –scrivimi l’indirizzo che poi all’autografo ci penso io!- mi dice. Prendo la penna e comincio a scrivere, tremavo talmente tanto che non ci riuscivo nemmeno. Alla fine scrivo l’indirizzo e porgo il foglio alla commessa. Mi fa i complimenti per la scrittura e mi dice che dirà a Marco di farmi una dedica lunghissima!
A quel punto usciamo e appena fuori dall’Energie mi metto a piangere come una pazza. Dalla contentezza abbraccio la mia amica pre ringraziarla di quello che ha fatto per me.
Natuaralmente quando arriverà l'autografo, lo posterò sul forum per farvi vedere quello che mi scrive quel pazzo (: